Totò in pAris

Vita, riflessioni, accadimenti e scoperte di un "mustache" in giro per Parigi

16.2.05

 

allenamenti ieri sera



SI VA
Bruce mi ha prelevato fisicamente dalla mia stanzetta alle 19.40.
(Bruce Banner - come Quadro ci insegna e' il nome di Hulk prima della trasformazione. Si tratta del mio compagnuccio di lavoro che mi ha introdotto nella squadra del Suresnes. La faccia e il fisico di Hulk ma in miniatura, un numero 8 con i contro... ma verdi).
"Luigi, on y va" (il mio soprannome e' Luigi come il fratello di Mario Bros).

DOVE
In moto a -10 gradi, sotto la pioggia, siamo andati sul Mont Valerian dove l'RCSuresnes ha il suo quartier generale (campo con stadio, campo - d'erba gigante e campo sintetico, palestra, una decina di spogliatoi e una ristorante- club house).
Questo dolce cucuzzolo, spazzato da una bora triestina, domina dall'alto tutta Parigi. E' carino correre come un cane morto vedendo la tour Eiffel ad ogni giro.

IERI SERA
Ieri ho fatto il mio terzo allenamento con il Suresnes (crasi, unione di Sur+Senne= SULLA SENNA come SUL NAVIGLIO). Ma senza dubbio posso considerarlo il mio primo allenamento francese, o forse, non me ne voglia nessuno, il mio primo allenamento di rugby in assoluto.
L'esaltazione e' andata di pari passo con l'assoluto non averci capito una fava.
Mi hanno spaccato!
Abbiamo giocato per ottanta minuti uno sport che avevo solo visto in Tv. Velocita', schemi, chiamate, un mediano argentino che non ha smesso un secondo di tirarmi calci nel culo.
Ho sofferto, sputato sangue, mi si e' rotto il labbro (Nik!), mi sono trovato in situazioni e momenti di epico imbarazzo, misto a fango e grinta e voglia che l'allenamento non finisse mai.
Un pilone negro (di razza negroide) che tutti chiamano "papi' " ad un certo punto mi fa: " je te guide" da quel momento sono diventato il suo schiavo nero, mi ha portato a spasso per il campo come un marsupio.
Finita la partita 10 volte il campo sue e giu' corricchiando. Contiamo le pulsazioni. Stretching.

Domenica giocano il derby.
L'allenatore ha fatto un discorso a tutti in una lingua a me ignota. Ho compreso solamente parecchie parolacce, alcune nuove, che minuziosamente ho annotato nel mio taccuino mentale, vera e propria arca di Noe' di quello che per me conta di qualsiasi lingua: l'insulto vernacolare, meglio se in ambito rugbystico.

Tutti negli spogliatoi, doccia calda e a casa. Il martedi' la club house non apre nemmeno.

Comments:
Molto bene.
Quadro citato 2 volte in tutto il blog.
bene Bravo.
Ma Corman non aveva i baffetti?
Perche' hai preso una foto senza baffi.
Ciao
 
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